Ciao Joy,
È un po’ che non ci sentiamo, ogni anno le nostre strade si separano, eppure torno sempre da te, forse perché si torna sempre dove si è stati bene.
Dal lontano 2017 non mi sei mai uscito dalla testa, quanti ricordi! Ero un ragazzino indisciplinato, con le idee poco chiare, tu eri appena nato, eppure mi hai colpito in pieno con la tua passione travolgente.
Il sole, l’aria pulita, la natura, decine e decine di bambini e ragazzi, nuove e vecchie conoscenze, educatori e altri eroi che ci tenevano occupati tutto il giorno, tra una risata e un’attività, e tanti sport che fino ad allora avevo visto solo in televisione.
Il cellulare? Se il mio educatore non me lo avesse dato in mano prima della partenza lo avrei scordato lì, sul Monte Terminillo, quel posto che sembrava perfetto per la magnifica esperienza vissuta e che con il passare degli anni si è trasformato un po’ in una nuova casa, un posto in cui ogni volta che torno rigenera in me una sensazione di tranquillità, di gioia, di sollievo, quasi come se quel momento lo aspettassi da un anno intero.
E in effetti è così. Joy, tu sei stato, sei e sarai sempre la mia oasi felice durante l’anno. Hai cambiato le mie prospettive. Tu mi hai accolto, tu che hai visto il mio potenziale prima ancora che io lo conoscessi, tu che sei stato una spinta fondamentale che mi ha portato fin qui, che mi hai ispirato e continui a ispirarmi.
Non mi rendevo conto del gran lavoro dietro ciò che rappresenti, finché non mi hai preso per mano, mi hai portato con te e hai provocato in me un vulcano di emozioni.
Il mio percorso non è ancora finito, oggi sono un educatore e continuo ad andare avanti, ho scommesso che se avessi potuto dare indietro attraverso te, almeno in parte, ciò che tu hai dato a me, sarei stato entusiasta tanto quanto la prima volta che abbiamo fatto conoscenza.
Scommessa vinta, tutte queste parole non bastano ad esprimere neanche la metà delle sensazioni che vengono a galla, perché le parole non bastano mai a descrivere la luce che vedo negli occhi di un bambino o di una bambina, che guardando dritto nei miei, mi dice: “Ci vediamo l’anno prossimo?” E la risposta è “Sì”.
Non può che essere Sì.
Con questa lettera, caro Joy, vorrei farti capire che mi hai cambiato la vita e ho iniziato a vedere tutto sotto una luce diversa. La tua.
A presto, anche quest’anno non mancherò.
Tuo, Federico.
Federico Orelli
Acquasanta Terme