Ho conosciuto Sport Senza Frontiere grazie a un evento aziendale di raccolta fondi per il Joy Summer Camp, nel 2019 e da quel momento è iniziato un viaggio straordinario.
Ho partecipato alla staffetta della Maratona di Milano con alcuni colleghi, ma quello è stato solo l’inizio.
Ogni anno torno, dedicando parte delle mie ferie ad una settimana di volontariato, perché Joy è molto più di un summer camp, è un’esperienza di crescita e condivisione che crea legami e lascia il segno.
Per me, Sport Senza Frontiere è una realtà speciale, in cui l’impegno e la partecipazione creano un impatto concreto. Per i minori, Joy non è solo una vacanza, ma un’opportunità per divertirsi, praticare sport e crescere in un ambiente positivo e inclusivo.
Tornare ogni anno significa contribuire a un’esperienza che fa la differenza.